Bruxismo e cervicale: le soluzioni

Bruxismo e cervicale

Bruxismo e cervicale: in che modo le due cose sono strettamente correlate? Anche in questo caso il bite per la cura del bruxismo gioca un ruolo saliente. Partiamo spiegando cosa è questa fastidiosa patologia che porta l’individuo a digrignare i denti in maniera del tutto inconsapevole, sia di notte ma anche di giorno. Il bruxismo è quel disturbo che consiste proprio nel digrignare o stringere i denti in maniera involontaria, spesso durante il sonno. Per essere più chiari, quando mastichiamo in maniera corretta, appoggiamo su denti canini e molari. Considerate anche che il morso dell’articolazione temporo-mandibolare è molto forte. Per questo motivo, provate ad immaginare cosa può accadere se ripetete questo tipo di movimento di chiusura per una intera nottata.

Proprio per questo, tutti coloro che soffrono di bruxismo, oltre ad avere i denti consumati, soffrono di dolori mandibolari nel corso della giornata, proprio per la notte passata a digrignare la propria dentatura. Una volta svegli, il sonno della notte non sarà mai stato ristoratore ed infatti, oltre ai dolori alla mandibola, di soffre di questa spiacevole patologia, avrà anche dei dolori cervicali, emicrania e mal di testa.

Cosa fare se la cervicale è la zona maggiormente colpita dal bruxismo? Dei trattamenti da un osteopata, potranno fare al caso vostro, scopriamo in che modo agire.

Cervicale e bruxismo: l’osteopatia il rimedio più indicato

Per migliorare i problemi con il bruxismo, potete affidarvi ad un osteopata. Oltre ad utilizzare un paradenti notturno (il classico bite), potrete trovare ristoro per merito all’osteopatia, in modo da lavorare sulla muscolatura in maniera approfondita. Essenzialmente, occorrerà allentare i muscoli della mandibola, per svolgere insieme al bite, una azione riparatrice ed anche ammortizzante.

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L’osteopata infatti, lavorerà anche sulle suture del cranio, sulla regione cervicale e sulla sua stretta relazione con il sistema nervoso. Attraverso delle precise tecniche per rendere minore l’ansia e lo stress, si tenderà a lavorare su tutta l’ampiezza del cranio. In questo modo infatti, si migliorerà di molto l’equilibrio anche attraverso l’armonia delle ossa, mettendole in relazione con l’articolazione temporo-mandibolare.

Grazie a queste particolari tecniche, sarà possibile anche strutturare un perfetto equilibrio del sistema nervoso autonomo, riducendo molto ansia e lo stress.

Bruxismo, consigli utili

Cosa potete fare per diminuire il bruxismo? Se vi rendete conto che durante la notte tendete a digrignare i denti, provate a mettere la punta della lingua sul palato, proprio dietro i denti. Tra gli altri consigli utili, vi suggeriamo di fare molto sport. In questo modo, oltre a stimolare le endorfine, canalizzerete il vostro stress e rilasserete la vostra muscolatura, con degli esercizi atti ad allungarla. Potete anche agire sul diaframma, con dei mirati esercizi di respirazione, in modo da rilassarvi in maniera efficace.

Se siete particolarmente strettati ed avere bisogno di rilassarvi nell’immediato, ripiegate un asciugamano e bagnatelo con dell’acqua calda. Dopo averlo strizzato, applicatelo su entrambe le parti del viso. Proprio il calore infatti, tenderà a rilassare i muscoli della mandibola, rilasciandoli e offrendo una sensazione di benessere immediato.

Evitare di utilizzare le gomme da masticare. Assolutamente vietato anche mangiarsi le unghie, mordere i tappi delle penne e “giocare” con le gengive. Tutte queste stimolazioni infatti, non faranno altro che incentivare eventuali infiammazioni. Non escludete anche di iniziare una terapia comportamentale. Questo tipo di processo sosterrà il paziente e farà in modo di eliminare le cattive abitudini.

Stress, il nemico numero uno

Lo stress è il nemico numero uno del bruxismo. Spesso infatti, anche senza digrignare i denti, vivendo un periodo di particolare stress, potrete incorrere in lunghi periodi di dolori alla zona cervicale. L’ansia è il “male” del secolo. Ed infatti, al giorno d’oggi, venendo costantemente stimolati da situazioni di forte nervosismo e di emotività, si cerca di scaricare tutto durante la notte, in maniera anche involontaria. Proprio in quel momento, l’inconscio parla al vostro posto, cercando di scaricare le tensioni anche in maniera errata.

In generale il bruxismo colpisce solo gli adulti ma, in percentuale minore anche i bambini possono soffrirne. Ed infatti, i più giovani possono avere notevole ansia sia a scuola che durante il gioco, per colpa di accessori fin troppo tecnologici che impongono al bambino, uno stato costante di attenzione e tensione.

Ma quali possono essere i danni causati dal digrignamento? Tra le problematiche principali, anche il classico “scrocchio” all’apertura della bocca. Tra gli altri problemi più seri, anche le vertigini, cefalee, dolori persistenti e danni all’articolazione temporo-mandibolare, oltre alla cervicale che potrebbe anche interessare la colonna vertebrale.

Cosa fare? I rimedi utili

Tra i rimedi utili, il più utilizzato è il famoso bite. Se la situazione con usura dei denti è in stato avanzato, il dentista potrà anche salvare il salvabile, utilizzando delle capsule in oro, ceramica o in zirconia, un materiale molto simile alla dentatura e praticamente indistruttibile. Tuttavia, per rimettersi in forma, occorre anche prendere in considerazione una terapia psicologica.

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Colui che digrigna i denti infatti, dovrebbe analizzare le cause, cercare di elaborarle e comprenderle. Oltre a prendere in considerazione le visite da un dentista e un osteopata che agisca sulla cervicale, consigliamo anche di dedicare del tempo al proprio hobby preferito, praticare dello sport e stare all’aria aperta. Se avete un cane per esempio, prendete l’abitudine di farlo passeggiare più volte al giorno al vostro fianco, in modo da farlo socializzare con gli altri amici a quattro zampe, e farvi distrarre con delle lunghe camminate all’aria aperta.

I problemi più evidenti

I disagi più evidenti del bruxismo, interessano i denti. Usura e deterioramento dell’arcata dentaria saranno le principali problematiche. Ma non finisce qui. Anche le infiammazioni gengivali, la perdita di otturazioni e capsule, sensibilità al caldo e al freddo, potrebbero dare fastidio a tutti coloro che digrignano i denti in maniera inconsapevole.

Oltre alle problematiche ai denti, colui che digrigna i denti, ha costanti dolori ai muscoli del collo, delle spalle e della cervicale, mal di testa, vertigini, dolori alle tempie, tensione alla cervice, alitosi e cattiva digestione. Nel caso della cervicale, vi potrebbe essere una evidente origine psicosomatica collegata allo stretto rapporto tra tensione emotiva e digrignamento dei denti.

Chi soffre di bruxismo, durante il giorno affronta la vita in maniera insofferente. Talvolta infatti, rabbia e tensione repressa, fanno in modo di venire fuori durante la notte, in maniera involontaria ma, per molti versi, deleteria. Durante il giorno il soggetto in questione tenderà a “difendersi” dagli attacchi esterni, nell’incapacità di gestire in maniera coerente la rabbia e le paure. Tutta l’insofferenza non espressa durante la giornata, avrà modo di scatenarsi durante la notte, agendo tramite l’inconscio.

Conclusioni

Il dolore alla cervicale può derivare anche dai denti e questa cosa, spesso viene fortemente sottovalutata. Per essere più precisi e dettagliati, questo potrebbe accadere per un malfunzionamento dei muscoli della mandibola. Ed infatti, di regola la mandibola si muove senza incidere sulle strutture e i muscoli circostanti. Delle volte però, proprio i muscoli mandibolari, lavorando male possono rimanere contratti e rigidi, provocando – per questo motivo – dei fastidi alla cervicale. La mandibola è l’unica parte ossea che pende dal corpo. Proprio per questo motivo, ha una costante necessità di muoversi in maniera perfettamente simmetrica. Quando questo non accade, la mandibola è costretta a lavorare da una parte, costringendo la muscolatura a contrarsi in maniera involontaria. Proprio questa contrazione, rifletterà sui muscoli maggiormente nelle vicinanze e di riflesso, andrà ad intaccare i muscoli ed i nervi che si trovano nella zona cervicale. Per questo motivo, si avranno forti dolori nella zona del collo e delle spalle che, abitualmente, denominiamo “cervicale”.